IL PROGETTO
– Il progetto ha come obiettivo l’adozione di un modello virtuoso in materia di “autodeterminazione informativa” al trattamento dei dati, al fine di contenere il fenomeno del “colonialismo digitale”. L’ attribuzione ai dati di un valore patrimoniale ha segnato l’evoluzione della loro funzione: accanto alla concezione che li valuta espressione della personalità dell’individuo, emerge una dimensione “negoziale”, per la quale sono suscettibili di essere oggetto di transazioni commerciali. La loro natura ambivalente deve condurre ad un aumento delle forme di protezione nei confronti degli utenti dei servizi digitali, che nel world wide web si trovano a rivestire la posizione di soggetti “deboli”. Accanto al consenso “informato” occorre cominciare a parlare di consenso “consapevole”, ovvero della necessità di creare negli utenti la consapevolezza della sorte dei loro dati quando esprimono l’assenso al trattamento degli stessi.
Punto centrale del progetto è il corso d’insegnamento specialistico, scandito in tre steps, ciascuno di durata annuale. Il Modulo si articolerà poi attraverso l’utilizzo di pagine social, video lezioni e un sito web di riferimento. Saranno organizzati convegni, seminari, laboratori ed open days.
Il progetto è destinato agli studenti universitari del Dipartimento di Scienze Giuridiche, a quelli degli altri Dipartimenti dell’Ateneo, delle scuole superiori, ai dottorandi, ai ricercatori, ai professionisti del settore, e, grazie agli strumenti digitali, ad un esteso pubblico.
Si vuole incentivare la conoscenza della normativa sulla protezione della privacy nel mondo digitale, sostenuta e garantita dalle Istituzioni Europee. Si mira a costruire competenze specialistiche in ambito digitale, spendibili nel contesto lavorativo e a promuovere un dialogo tra mondo accademico e contesto sociale.